Ascoltare musica classica migliora funzioni cerebrali

281887783-vegliardo-pianoforte-capelli-bianchi-socievolezzaChi ascolta musica classica possiede migliori capacità cognitive. Questa potenzia i geni relativi all’apprendimento e alla memoria di chi è “allenato” ad ascoltarla.

Ad affermarlo è uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Helsinki e pubblicato su PeerJ che potrebbe fornire nuove ed importanti informazioni sui meccanismi molecolari che stanno alla base della musicoterapia.

Gli autori della ricerca hanno esaminato due gruppi di volontari, uno composto da appassionati di musica classica e l’altro da soggetti inesperti, a cui è stato chiesto di ascoltare un brano di Mozart. Durante l’ascolto, gli esperti hanno esaminato il modo in cui la musica influenzava i profili di espressione genica nel cervello dei partecipanti.

Al termine dell’esperimento, non sono stati riscontrati cambiamenti positivi nei soggetti non abituati ad ascoltare musica classica. Nei soggetti “allenati”, invece, è stata osservata l’attivazione dei geni cerebrali coinvolti nella neurotrasmissione sinaptica, nella secrezione e nel trasporto della dopamina, nell’apprendimento e nella memoria.

Inoltre, è stato notato anche che, nei soggetti inesperti di musica classica, l’ascolto del brano aveva ridotto l’attività dei geni associati alla neurodegenerazione, facendo ipotizzare che la musica svolga un ruolo neuroprotettivo.

I risultati dello studio dimostrano così l’importanza dell’esperienza e della familiarità con gli effetti indotti dalla musica classica che, specialmente nella terza età, dovrebbe essere ascoltata costantemente per mantenere e migliorare le funzioni cerebrali, messe a dura prova dall’avanzare dell’età.

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